La scorsa estate l’Unione Europea ha chiesto agli Stati membri di verificare la regolarità dei voli venduti su Internet. L’errore rilavato riguardava il prezzo che non indicava le tasse nel costo finale del biglietto. I nomi non sono stati diffusi dalle autorità, ma in Italia le cose vanno meglio che altrove: su 11 siti presi in esame sono state trovate irregolarità in 4. Tre di questi si sono subito messi in regola, contro il quarto invece è stato avviato un procedimento per pratiche commerciali non corrette.