Gli stabilimenti balneari stanno per affrontare una stagione balneare all’insegna dell’austerity: l’aria di recessione, l’erosione provocata dal moto ondoso, la paura dell’alga killer…hanno congelato le tariffe che quest’anno non dovrebbero subire rincari se non addirittura abbassare i prezzi. La necessità aguzza l’ingegno e in alcune zone dell’Italia, Genova è un esempio, nascono proposte originali tipo l’abbonamento "pausa pranzo" per chi può prendere il sole solo nell’intervallo dalle 12 alle 14,30 oppure la tessera a punti per un certo numero di ingressi senza limiti di date o orari. Necessità fa virtù.